Da sempre presenti nel nostro immaginario collettivo, i mostri marini sono creature leggendarie che, secondo alcune credenze, abitano le profondità marine e per secoli hanno disseminato terrore tra i marinai.
Attraverso le epoche, sono state tramandate di bocca in bocca diverse storie sul loro conto, stimolando la fantasia e la curiosità di molteplici scrittori, che col tempo hanno rappresentato queste creature in maniera sempre più originale, legandole alle antiche credenze marinare.
Sebbene questi racconti siano semplicemente frutto della fervida immaginazione dell’uomo, quando si parla di creature degli abissi marini, fantasia e realtà tendono a mescolarsi e il loro confine diventa molto sottile. Infatti, alcuni di questi animali sono esistiti realmente o hanno evidenti richiami con il mondo animale ad oggi conosciuto.
Il Leviatano
Viaggiando molto indietro nel tempo, troviamo una delle creature più spaventose di sempre: il Leviatano. Citato nell’Antico Testamento, il Leviatano è descritto dai marinai come una terrificante creatura marina metà drago e metà serpente, dotata di straordinaria forza.
Si racconta fosse un essere celeste che col tempo si era unito alle forze del male ed era solito divorare intere navi, equipaggio compreso. La sua figura è legata all’incarnazione del caos primordiale che scuote gli oceani e minaccia i mortali.
Ad oggi, una creatura del genere non è mai stata scoperta, tuttavia, alcuni fossili ritrovati di recente potrebbero essere molto affini alla descrizione di questo mostro marino.
Il Kraken
La figura del Kraken è ormai molto conosciuta sia in letteratura sia nel mondo cinematografico: come dimenticarlo nell’amata saga de “Pirati dei caraibi” quando con i suoi tentacoli inghiotte il protagonista, il Capitan Jack Sparrow insieme alla sua amata nave “Perla Nera”.
Il Kraken viene solitamente raffigurato come polpo, calamaro o seppia gigante, o comunque come un mostro dotato di molti tentacoli, una creatura ostile avversa all’uomo. Esso, infatti, simboleggia la forza prevaricatrice e ancestrale della natura, che viene destata e disturbata dagli eccessi scientifici o esplorativi dell’uomo.
Attualmente non v’è certezza dell’esistenza di molluschi di dimensioni così notevoli, sebbene gli attuali esemplari non siano da meno in quanto a grandezza. Come, per esempio, il Polpo del Pacifico (Enteroctopus dofleini), conosciuto anche come polpo gigante, le cui dimensioni possono talvolta aggirarsi intorno ai 70kg.
Megalodonte
Il Megalodonte è ormai diventato una star e, sebbene sia stato idealizzato nelle varie pellicole cinematografiche che lo vedono come protagonista, rientra tra le creature realmente esistite.
Recentemente, è stato pubblicato un nuovo studio su Science Advance che illustra nei dettagli il lavoro di alcuni paleontologi che, dai denti, sono riusciti a ricostruire un modello in 3D dell’animale. Per realizzare il modello tridimensionale, la lunghezza del corpo è stata ricavata basandosi sulla misura dei denti e confrontando l’esemplare con il grande squalo bianco esistente. L’osservazione ha poi stabilito che la sua lunghezza si aggirava intorno ai 16 metri, per un peso di 48 mila chilogrammi, pari a 48 tonnellate.
Senza dubbio possiamo quindi affermare che il Meg sia lo squalo più grande che abbia mai nuotato nei nostri mari.
Le sirene
Nel nostro immaginario, ampiamente alimentato dalla fiaba di Andersen e dalla realtà Disney, le sirene appaiono come bellissime donne dai lunghi capelli con una sinuosa coda di pesce al posto delle gambe.
In realtà, nei racconti risalenti all’Odissea del cantore greco Omero, quest’ultimo non ci dà alcuna descrizione delle sirene, lasciando intendere che i greci dell’epoca sapessero perfettamente come fossero fatte. Le varie rappresentazioni raffigurano le sirene greche metà donne e metà uccelli e la loro figura si ispirava alle berte e ai loro canti notturni affini al pianto di un bambino o di donna.
Ed è proprio dal canto di questi uccelli che fu incantato Ulisse durante il suo viaggio.
Loch Ness
Come non parlare del mostro lacustre più popolare di sempre, la cui esistenza è davvero controversa: il mostro di Loch Ness, anche conosciuto come “Nessie”.
Una delle prime testimonianze sull’esistenza di questa fantomatica creatura, risale già ai tempi del Medioevo. Da allora furono davvero poche le menzioni su quello strano essere. Almeno fino al 1930, quando vennero registrate alcune dichiarazioni di persone che videro una figura non ben definita muoversi tra le acque del lago. L’anno della svolta fu il 1934, anno in cui venne scattata la foto più famosa di Nessie: l’immagine sembra ritrarre un essere simile ad un dinosauro dal collo lungo che nuota tra le acque del lago Loch Ness.
Si presume che quello fu il momento in cui prese vita la leggenda di Nessie.
Di recente, le acque del lago sono state ispezionate tramite l’utilizzo di un sonar che, sebbene inizialmente sembrasse aver rivelato la presenza di “qualcosa”, si è poi scoperto che altro non era che zooplancton.
Conoscete altre leggende sui mostri marini? Se si, scrivetecelo nei commenti!