Ebbene, hai preso un bel barchino e non vedi l’ora di metterlo in acqua e sfrecciare un po’. Vorresti andare un po’ in giro con i tuoi amici e goderti il primo sole, vorresti andarci a pesca per rilassarti e sfuggire alle rogne del tuo lavoro quotidiano, vorresti affidarlo a tuo figlio per quel benedetto pomeriggio in barca con gli amici che ti chiede da tempo, vorresti lasciarlo a tua moglie che vuole poter leggere in santa pace mentre prende il sole, vorresti servirtene a Ferragosto, quando le spiagge sono piene zeppe e tu hai solo voglia di mangiare fettone di anguria al largo, tra un tuffo e un altro dove l’acqua è più blu.
Ma c’è un “ma”. Trattandosi della tua prima volta, non sai proprio da dove cominciare con il tuo motore fuoribordo. Bene, non preoccuparti, ci siamo qui noi! Come in ogni cosa, bisogna incominciare dall’inizio: l’accensione del motore. Proprio a questo è dedicato questo articolo, in modo da poter dare delle indicazioni a chi, come te, è alle prime armi nel campo dei fuoribordo.
Non arrenderti!
Le tipologie di avviamento
Innanzitutto, c’è da dire che esistono due tipi di avviamento:
- Il primo, è l’avviamento manuale. Si tratta della tipologia più pesante, perché necessita di un bel lavoro di braccia affinché il motore possa partire. I fuoribordo in questo caso sono forniti di una cordicella da tirare con un bel po’ di forza per portare a termine l’avvio.
- L’alternativa è l’avviamento elettrico. In questo caso, si può semplicemente girare una chiave o schiacciare un pulsante ed il motore si avvia. La convenienza sta tutta nel fatto che il lavoro viene svolto completamente dal motorino di avviamento.
Sembra, dunque, naturale scegliere un fuoribordo ad avviamento elettrico, giusto? Cosa succede, però? Beh, succede che questi fuoribordo hanno bisogno di un impianto completo a bordo, fatto di batteria, cavi, interruttore, ecc., il che crea non pochi problemi. Innanzitutto si perde tanto spazio a bordo: dove le metti tutte le cose che vuoi portarti dietro per la tua bella gita in compagnia? Che fai, il cibo non te lo porti? E le canne da pesca? E dei vestiti di ricambio? Insomma, un bel casino. Per non parlare, poi, della continua manutenzione per il collegamento elettrico. Roba da far passare la voglia.
Batteria integrata: la soluzione
Una soluzione, però, c’è e si chiama motore fuoribordo con batteria integrata. Cos’ha di diverso? Ha praticamente tutti i vantaggi di un motore con avviamento elettrico, ma con in più la batteria integrata. Questo significa che si può dire addio ai cavi elettrici a bordo, alla batteria esterna da installare, alla manutenzione continua e via dicendo. Tutto l’occorrente si trova negli ingombri del motore, sotto il cofano: in questo modo anche piccole imbarcazioni e gommoni possono permettersi il lusso dell’avviamento elettrico. E tu, si proprio tu, così come tua moglie, tuo figlio, i tuoi amici, non dovrai più fare il minimo sforzo per mettere in moto.
Dunque, sguardo verso l’orizzonte e… si parte!
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